CENTRO STUDI VIGNOLA - APS

Associazione Culturale
Anche noi del Centro Studi, ogni anno organizziamo il nostro sogno che è la nostra festa
Il Presidente del Centro Studi Vignola

Il 14 Aprile 2007 ore 16,00
PREMIAZIONE 2° CONCORSO INTERNAZIONALE
DI POESIA alla Memoria di Luigi Bozzoli
Nell'ambito di Poesia Festival 06 – Tra un Festival e l'Altro 
Presso Nuova Biblioteca AURIS V.le S.Francesco Vignola.
A cura Centro Studi Vignola
e Libreria dei Contrari.
Pubblicate in Antologia :
• Prime classificate dalla n° 1 alla n° 4
• Menzione d'Onore per le poesie classificate dalla n° 6 al n° 10
• Menzione di Merito per le poesie classificate dalla numero 11 alla n° 20
• Inserite in Antologia le poesie classificate dalla n° 21 alla n° 40 - Le prime tre opere Modenesi, le prime tre opere Vignolesi e le prime due opere di autore estero.

Presentazioni dell'Antologia edizione 2006
La ricchezza del linguaggio poetico

Sono 296 le poesie pervenute per l'edizione 2006 del Concorso Internazionale di Poesia “Città di Vignola” organizzato dal Centro Studi e dalla Libreria dei Contrari; 296 composizioni che testimoniano quanto la poesia possa diventare un canale per esprimere sentimenti, sensazioni e pezzi di vita, in modo originale ed inusuale.296 composizioni che potranno essere scoperte ed apprezzate grazie all'impegno del Centro Studi di Vignola e della Libreria dei Contrari.Il successo di questa iniziativa testimonia quanto sia diffusa la passione per il linguaggio poetico. Il concorso rappresenta però solo un ulteriore tassello del percorso di valorizzazione della poesia sul nostro territorio. Basti pensare al grande successo del PoesiaFestival che conta un sempre maggiore numero di pubblico e che coinvolge sempre più comuni; nel 2006 infatti gli eventi non si sono svolti solo nei comuni dell'Unione ma anche Marano s/P e Maranello.La volontà di dare attenzione al linguaggio poetico deriva dalla consapevolezza che si tratta di un'arte che ha una grande capacità: mettere le persone in relazione con se stesse e con la vita. Si tratta quindi di uno strumento espressivo che va valorizzato e diffuso.Un grazie ancora al Centro Studi di Vignola e agli autori che con passione e dedizione si dedicano all'arte della poesia e che hanno voluto condividere con noi i versi che parlano della loro vita, dei loro sentimenti e della loro storia.
A questo punto non mi resta che augurarvi buona lettura

Roberto Adani Sindaco di Vignola

Anche quest'anno, come promesso, nell'ambito e in collaborazione con il “Poesia Festival”organizzato dall'Unione Terre di Castelli, abbiamo dato seguito alla pubblicazione del bando per il Concorso Nazionale di Poesia. Siamo pertanto alla seconda edizione di un'iniziativa che ha visto la partecipazione di un grande concorso di opere, a testimonianza di quanto la poesia, con il suo enorme serbatoio di sentimenti ed emozioni, sia qualcosa di profondamente ancorato nell'animo umano.Parlare di poesia, oggi, non è quindi anacronistico - anche se i giovani sembrano più interessati a scambiarsi sms sui cellulari ed a comunicare in codice o con sigle -.In realtà non è sempre così. Sono ancora tanti quei giovani che sentono l'esigenza di servirsi di una parola non standardizzata o confezionata, ma tradizionale o meglio“poetica”, come testimoniano le numerose opere pervenuteci da parte loro.Data la quantità e la qualità degli elaborati, non è stato facile operare una selezione, pertanto ci scusiamo con quegli autori, pur meritevoli, che non vedono pubblicate le loro opere nel presente volume.Sento quindi l'obbligo di ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per la realizzazione diquesto importante evento ed hanno collaborato nel vaglio e nella selezione dei componimenti poetici. In modo particolare Gabriella Manzini, coordinatrice artistica, il Comitato Organizzativo ed i componenti della Giuria.Poiché la poesia, oltre ad essere un linguaggio universale, e quindi, in qualche modo, globalizzato, coinvolge ogni sfera della vita individuale e sociale, vorrei concludere con alcune considerazioni stralciate da un discorso di John F. Kennedy, che potrebbero essere ancora un monito per tutti“Quando il potere spinge l'uomo all'arroganza, la poesia gli ricorda i suoi limiti. Quando il potere restringe il campo dei suoi interessi, la poesia gli ricorda la ricchezza e la diversità della sua esistenza. Quando il potere corrompe, la poesia purifica, poiché l'arte afferma le fondamentali verità umane che devono servire da pietre di paragone del nostro giudizio”
John F. Kennedy “ Discorso all'Amherst College” 26 ottobre 1963.
Il Presidente del Centro Studi Vignola
Massimo Toschi

Regioni di provenienza n. autori % sul totale
Piemonte 8 2,70
Lombardia 25 8,45
Veneto 15 5,07
Trentino A.A. 1 0,34
Friuli 3 1,01
Liguria 2,70 2.70
Emilia * 113 38,18
Toscana 26 8,78
Marche 7 2,36
Umbria 8 2,7
Lazio 30 10,14
Abruzzo 9 3,04
Molise 3 1,01
Campania 11 3,72
Puglie 7 2,36
Calabria 3 1,01
Sicilia 10 3,38
Sardegna 5 1,69
ESTERO 4 1,35

(*)Province Emilia R. n. Autori %
Piacenza 3 2,65
Parma 3 2,65
Reggio Emilia 4 3,54
Modena 59 52,21
di cui Vignola (13)>  
Bologna 28 24,78
Forlì-Cesena 3 2,65
Ravenna 3 2,6>
Ferrara 5 4,42
Rimini 5 4,42

Nel pozzo di monete tra le ciglia Casadei Monia 1° Premio
Castel del Rio ( a mio padre ) Santandrea Viviana 2° Premio
Bilanci Palermo Francesco 3° Premio
Sa di antico la mia terra Bonvento Luciano 4° Premio
Menzione d'Onore
Quale azzurro una presenza Capecchi Loriana 5° class.
Per Sempre Ferlini Vanes 6° class.
Figli del vento Fiorini Franco 7° class.
Il vecchio Bepi Bertolino Alessandro 8° class.
Rivoluzione sessagesimaquinta Piccioli Gian Pietro 9° class.
Vento Panetta Alfredo 10°class.
Menzione di Merito
Giochi di bambine Marchegiani Chiara
quasi buio Ceccarossi Giannicola
Inutile ritorno Biason Martinelli Maria Teresa
So che tu mi attendi Sassetto Francesco
Fotografia Giovelli Maria Francesca
nn …sono entrate dalla mia porta Demi Cinzia
Laura alla collina delle primule Aliprandi Mario
nn … inconsumate rinascono le aurore Fagioli Mara
Uno sguardo Cassini Carla
Ci sono silenzi Garadillo Anna Maria
Pubblicazione in Antologia in ordine alfabetico)
Sulla panchina Amerighi Giuseppe
Rinascita Angelini Nadia
Acquarellate primavera Braglia Marzia Maria
Sempre con te, con affetto Buratti Matteo
Da madre s'apprende Catuogno Maria Gisella
nn …la mano alla vita Cervini Stefano
Tangenziale Ovest Cori Luigi
Poi s'alzò il vento De Santis Marcello
Tratteggio Ferreri Anna
Vorrei che qualcosa mi consolasse Goldoni Sara
Crepuscolo Jonus Francesco
Squarci Lattarulo Alessandro
D'improvviso Marino Marina
Il ciliegio Mazzuccato Ludovica
Mezzanotte è passata da un pezzo Merciai Giampaolo
Il bosco Pagelli Claudio
Dammi o vino Rossi Daniele
Notturni passaggi Roversi Enea
La farfalla Zucchi Eleonora
Prime tre opere di modenesi
Rivoluzione sessagesimaquinta Piccioli Gian Pietro - Marano S.Panaro (MO)
Vorrei che qualcosa mi consolasse Goldoni Sara - Albareto (MO)
La farfalla Zucchi Eleonora - S. Posidonio (MO)
Prime tre opere di vignolesi
L'ombra della sera Cornia Lina - Vignola (MO)
E' primavera Venturi Lauro - Vignola (MO)
Quello che vedo Tonelli Silvia - Vignola (MO)
Prime opere di autore estero
Preghiera Mulin De Assis Fernanda - Ingà Niteroi Rio de Janeiro Brasil
La noce Spoel-Vögfli Elena - Carrabbia Svizzera

1° classificata 2006
NEL POZZO DI MONETE TRA LE CIGLIA
E' dunque un gesto lento,
attonito, talvolta,
venirsi incontro a fondo,
dentro gli occhi,
sospingersi l'un l'altro
ed affondare
- al pari d'un aratro la maggese –
nel muschio dei pensieri
e d'uno sguardo.
Lento,
- che appena si riassume
dentro un guizzo -
e quasi scivolando dolcemente
senza preavviso, appiglio
- e senza fondo,
come l'abisso immemore del mare -
nel pozzo di monete
tra le ciglia.
È dunque inconsapevole
trovarsi
- e perdersi di nuovo dentro l'altro -
nel sottobosco umido
dei sogni,
planando come foglie settembrine
ma a rovescio,
come caduti - ancora sbigottiti -
in una profondissima (e inattesa)
remota altezza d'essere
felici.
Monia Casadei
Cesena

2ª classificata 2006
CASTEL DEL RIO (a mio padre)
Era qui che saresti ritornato
Dov'è il tuo ponte
dove ti tuffavi
e, ragazzo, pescavi.
Solido vecchio ponte
proteso al cielo come il dorso di un mulo
i piedi ben piantati sul Santerno.
Trovo riposo qui su una panchina
fra ombrose fronde e frinir di cicale
poi ritorno bambina, e tu sei qui:
nei tuoi occhi e nel mesto sorriso
vedo la nostalgia
e l'orgoglio dell'uomo di montagna
per i suoi luoghi;
il doverli lasciare, andare via.
Mi opprime a un tratto come un dolore antico
tutta la pena per le illusioni infrante
le vite, tante, troppo presto spezzate
e gli affetti incompiuti.
Scorrono i nomi e i volti
tanti i germogli di un'unica pianta
che han trovato la quiete al camposanto.
Io, uno fra i tanti,
qui ancora a ricordare.
Poi riapro gli occhi e c'è un paese nuovo:
altra gente, altri sassi
niente e più lo stesso
soltanto il fiume che un dì raccolse le loro voci
e le portò al piano
come allora, adesso continua lento
nell'abbraccio del ponte.
Viviana Santandrea
Bologna

3ª classificata 2006
BILANCI
Fiero ho navigato,
come vela gonfiata dal vento,
le acque calme
del mio tempo innocente.
Sfidavo l'ansia d'ignoto
e mi cullava il calore del sole
e il tepore di certe notti stellate.
Non scorgevo gli abissi disperati
tra le verdi trasparenze del mar
né lampi squarciavano il mio cielo
ubriacato di stelle.
C'era il fresco odore
di acque chiare,
lunghe giornate di luce
e notti incantate
di luna piena.

Poi all'improvviso
paludi malsane
e il sole pigro,
a varo di baci.
Solo ritagli di cielo,
intermittenti,
consolano la mia terra
e attraverso rapido la notte buia
fidando nell'alba.
Sento di aver vissuto
il tempo di una stagione,
lo spazio di un'illusione.

E mentre la mia vita
come titoli di coda
veloce scorre tra le dita
percorro strade silenziose
di pagine immacolate
ove docile m'arrendo
ai dettati dell'anima.
Francesco Palermo
Brindisi


4ª classificata 2006
SA DI ANTICO LA MIA TERRA
Abbiamo respirato mattini tra le foglie
foglie che si rinnovano
con inciso il canto dei contadini.
Invecchiato germe,
il profumo legnoso dei pioppi
fulminati da anni.
Sudore e fatica,
sangue di cavalli e di buoi
hanno inzuppato la polvere
di strade sassose, da valle a mare,
sulla traccia antica di serpi in fuga.
Così il vento spazzò la mia terra,
dove gli uomini nascevano
sotto carri di nuvole malate
in mattini segreti, rapidi e arsi,
come polpa di vino acerbo.
Poi notti di furori con lame di parole,
in cigolii d'amore, di violenza e di ignoranza,
oltre il sonno delle donne,
invecchiate prima della giovinezza,
con il buio delle stelle
in fondo a gole aperte al pianto.
Poi vennero nuove albe,
spinte nel vuoto del mondo
e i fiumi fluirono verso il mare
sotto l'occhio attento della gente.
Quest'occhio ancora vivo nella luce rimasta,
che a volte appare fra il credo e le memorie,
a spargere di nuovo tra le foglie
il canto di mattini che rinascono nella mia terra
come manciate di profumo antico
Luciano Bonvento
Buso, Rovigo

I POETI LEGGONO SE STESSI 2006