CENTRO STUDI VIGNOLA - APS

Associazione Culturale
Anche noi del Centro Studi, ogni anno organizziamo il nostro sogno che è la nostra festa
Il Presidente del Centro Studi Vignola

Pinzolo




Dal libro della 31° Festa dei Ciliegi in Fiore

Ma a proposito di rapporti di reciproca amicizia, di stima e collaborazione, debbo ricordare quelli che da tempo si sono instaurati con Pinzolo, famosa località trentina della Val Rendena, con una continuità che sussiste anche adesso e di cui probabilmente non tutti conoscono l'origine davvero singolare e che proverò a raccontare brevemente. In un opuscolo del 1846, scritto da un certo Giovanni Sabbatini, trovato per caso fra vecchie stampe da quell'instancabile ricercatore e narratore appassionato di fatti e avvenimenti nostrani che è il nostro socio e collaboratore Gigi Albertini, si legge l'avventura di un giovane arrotino di nome Amadio Binelli, venuto dal Trentino, e precisamente da Pinzolo, con la speranza di trovare lavoro per il suo povero mestiere.Il ragazzo, sulla strada tra Sassuolo e Vignola trovò una borsa con un vero e proprio tesoro: 98 Napoleoni d'oro, 4 sovrane ed una doppia di Genova. Pensò subito al modo di ritrovare chi l'avesse smarrito e quando il mattino dopo a Vignola, dove "in un tugurio" aveva pernottato, sentì parlare della perdita di una grossa somma di denaro, si fece indicare il nome dello sfortunato proprietario.
Era costui un commerciante di Vignola, un certo Garavini, che rimase quasi incredulo di tanta onestà e volle dargli una doverosa ricompensa.
Ma il Binelli, meravigliato a sua volta da quel gesto, perché riteneva naturale quel che aveva fatto, rimase come riluttante all'offerta, che subito ricusò, fino a quando tutti i presenti lo convinsero ad accettarla. Qualche tempo dopo aver letto questa storia, mi venne il desiderio di sapere se al paese di quel giovane galantuomo erano a conoscenza di quel gesto e se il protagonista avesse lasciato qualche erede o traccia di sé.Nel febbraio del 1986 presi dunque contatto col sindaco di Pinzolo e gli raccontai, per sommi capi, la storia del suo concittadino; lui, interessato e incuriosito, nei giorni seguenti mi telefonò dicendomi che aveva incaricato di fare ricerche il sig. Italo Maffei, che, per incarico del Comune, seguiva il settore culturale e sociale della cittadina trentina, perciò mi pregava di prendere contatti direttamente con lui. Maffei mi fece avere le tavole genealogiche della famiglia Binelli, dalle quali apprendemmo che Amadio, il nostro protagonista, era nato da Binelli Cristoforo il 15 maggio 1828 e quindi, all'epoca della sua avventura vignolese, era un ragazzo di 18 anni.
A 28 si era sposato una prima volta e da quel matrimonio erano nati tre figli; persa la moglie, si era maritato di nuovo, avendo altri cinque figli.
Lungo la catena di questa discendenza si arriva all'ing. Eugenio Binelli, già Sindaco di Pinzolo ed ora Consigliere Regionale.
Non mi dilungherò ad elencare tutte le iniziative che sono state realizzate con gli Amici di Pinzolo, e specialmente con l'amico Italo Maffei, al quale sono particolarmente grato per la cordialità dimostrata nei nostri rapporti; voglio però dire che resta una chiara collaborazione ed una cordiale sincera amicizia, dimostrata concretamente in occasione di visite che, abbastanza di frequente, diversi soci del nostro sodalizio, ed anche altri vignolesi, hanno effettuato a Pinzolo e che certamente intendiamo continuare.
Così, ancora oggi, per una consuetudine iniziata con una mia precisa richiesta, ogni anno giungono da Pinzolo gli abeti che, a Natale, ornano le nostre strade; in più un abete enorme, che, illuminato con festoni ed un grande cartello di auguri, testimonia i cordiali rapporti di amicizia tra i due paesi.

Gli abeti inviati da Pinzolo a Vignola
Dicembre 1987
Il dott. Cevenini alla consegna degli abeti, inviati da Pinzolo

Pinzolo - sfilata anno 1998 - clicca per ingrandire



Un talloncino ritrovato dopo tanti anni


Pinzolo: la Chiesa di San Vigilio